Scusate l'assenza, dopo che sono tornato da Milano sono stato preso di mira da molti impegni e ultimamente anche da un influenza maledetta che ha ridotto le mie capacità cerebrali ad un lumicino,e quindi mi ritrovo ad aggiornare solo ora.
Che dire, parlo del concerto che ho visto, parlo di come l'interpretazione possa ingannare una vecchietta chiamata costituzione?
Forse è meglio parlare del concerto...
Mi recai a Milano nel lontano 22 Febbraio 2010 per andare a vedere un bel concerto, senza un minimo di preparazione (trovando il biglietto due settimane prima), di tale Dave Matthews Band. Devo dire che in tutti questi anni ho sempre guardato con sospetto questo gruppo, li giudicavo noiosi e ripetitivi, ma una volta entrato nelle mie corde è riuscito a diventare un gruppo che io amo chiamare scimmia, e mi sono accorto che in tutti questi anni sono stato un pochetto ignorante.
Infatti sono uno dei pochi gruppi esistenti che può permettersi di fare tutto, possono fare rock spinto come possono fare con tutta tranquillità jazz funky o anche country,senza comunque perdere il proprio timbro e rendendosi sempre riconoscibili.
Tutto ciò è stato prontamente dimostrato a Milano con tre ore di concerto (sono stati cattivi, leggende narrano di scaletta leggermente più lunga,non hanno eseguito un brano che generalmente fanno durare venti minuti, pazienza).
Il loro concerto è stato preceduto dall'esibizione del gruppo spalla, gli interessantissimi Alberta Cross (presentati per la nostra gioia direttamente da Dave), dei Coldplay un po' meno effeminati con un chitarre distorte zozze e voce sgraziata, ci piace.
Il concerto di Dave Matthews invece parte in sordina, con canzoni come Proudest monkey e Satellite (le mie preferite,e giù a piangere),passando per canzoni tirate dell'ultimo album, per passare ai grandi classici, e finendo con cover dei Talking Heads.
Continua con canzoni tirate, trascinate per minuti e minuti con la consapevolezza e la sicurezza che non stancheranno mai il pubblico, suonate con un aliena allegria che pochi gruppi si possono permettere. Ad esempio ogni volta che finiva la canzone il batterista (Carter) e Dave Matthews si scambiavano il pugno, ridendo e scherzando. E questa loro voglia di suonare si trasmetteva al pubblico. Una delle cose più inquietanti è di sicuro il rapporto tra batterista e pubblico, una sorta di idolatria, giustificata dal fatto che Carter è probabilmente uno dei batteristi da band più completi che ci possa essere, e aldilà della tecnica indiscutibile ha un modo di interagire con in pubblico mai visto da parte di un batterista.Poi dove si trova un batterista che suona, canta, mangia big bubble facendo il tutto ridendo e parlando con gli altri e non contento mandando baci al pubblico.
Insomma, tre ore di concerto non sono facili da descrivere, io ci ho provato. Le cose che ho scritto sono sicuramente le cose che saltano agli occhi istantaneamente, spero che il loro pubblico si estenda anche in europa perché sono una band storica degli anni 90, ma che purtroppo ha fatto sentire il suo peso solo in America.
Questo e quanto, al prossimo aggiornamento, spero il più presto possibile. A presto
:)
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martedì 9 marzo 2010
venerdì 29 gennaio 2010
I'll be there...
A volte le cose buone accadono
Dave Matthews Band 22 Febbraio a Milano, io ci sarò :D
Dave Matthews Band 22 Febbraio a Milano, io ci sarò :D
sabato 23 gennaio 2010
Videotape
When I’m at the pearly gates
This will be on my videotape, my videotape
Mephistopheles is just beneath
And he’s reaching up to grab me
This is one for the good days
And I have it all here
In red, blue, green
Red, blue, green
You are my center
When I spin away
Out of control on videotape
On videotape
On videotape
On videotape
This is my way of saying goodbye
’cause I can’t do it face to face
Or talking to you before
No matter what happens now
You shouldn’t be afraid
Because I know today has been the most perfect day
I’ve ever seen
Quando si ascolta una canzone dopo mesi, tutto quello che sta intorno a noi si blocca e Houston inizia a mandarti messaggi.
Siamo dentro un videotape...
P.S: buon compleanno a quella gran brava persona di miss the fly che oggi compie gli anni, ti auguro tutto il bene possibile,
This will be on my videotape, my videotape
Mephistopheles is just beneath
And he’s reaching up to grab me
This is one for the good days
And I have it all here
In red, blue, green
Red, blue, green
You are my center
When I spin away
Out of control on videotape
On videotape
On videotape
On videotape
This is my way of saying goodbye
’cause I can’t do it face to face
Or talking to you before
No matter what happens now
You shouldn’t be afraid
Because I know today has been the most perfect day
I’ve ever seen
Quando si ascolta una canzone dopo mesi, tutto quello che sta intorno a noi si blocca e Houston inizia a mandarti messaggi.
Siamo dentro un videotape...
P.S: buon compleanno a quella gran brava persona di miss the fly che oggi compie gli anni, ti auguro tutto il bene possibile,
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lunedì 11 gennaio 2010
A B C
Dopo un pomeriggio passato a comporre in casa del nostro batterista con il gruppo, e dopo un attento ascolto di svariati brani tecno e tecno death metal, il probo batterista si degnò di infilarmi dentro le orecchie buona musica prestandomi un disco di tutto rispetto.
A dir la verità si tratta di una raccolta che comprende alcuni dei più famosi brani registrati da Miles Davis e John Coltrane (nonché Chambers al contrabbasso, Bill Evans Cannonball Adderley ecc. ecc.) dal 1955 al 1961.
I pezzi vengono eseguiti attraverso i principi del jazz modale,gli accordi non seguono la normale armonia tonale (in poche parole chi se ne frega se dopo un do ci sta bene un sol un re e un fa) e a ogni accordo viene associata una scala (es. pentatonica o diatonica) diversa,dando atmosfere e colori sempre diversi all'accordo.La normale successione di accordi viene sostituita dalle varie scale eseguite, dando potenzialmente al musicista l'opportunità di usare quasi tutte le note esistenti.
Il risultato di questo intricato ragionamento armonico (soprattutto mentale,ci sarebbe molto da dire ma è impossibile spiegare tutto, nel caso iscrivetevi in qualche corso di jazz) è un qualcosa di magnifico,un continuo schiarirsi e incupirsi,con un susseguirsi di colori sempre diversi, dove la personalità dei musicisti esce sempre fuori.
I musicisti,come ovvio, sono la parte più importante. Lo stesso pezzo eseguito da due artisti diversi creerà due pezzi diversi da loro.
Miles Davis nel silenzio era capace di dare una spiegazione di mille perché con una sola nota, Coltrane spezzettava e triturava le scale riproponendole in maniera diversa ogni secondo, creando un arcobaleno di colori.
Per molti tutto questo è inutile musica suonata a caso, per altri sono una dimostrazione di forza.Molti non si accorgono che il vero fastidio sono le persone con la puzza sotto il naso che sentono questa musica.
Per me che ascolto un po' tutto è musica da sentire e da apprezzare, come ogni genere ha le sue schifezze e le sue bellezze, ma di certo non si tratta di musica da sopravvalutare o da snobbare con inutili dichiarazioni tipo "tutte queste note a caso".
Detto ciò, pubblico il video di uno dei miei brani jazz preferiti.
A dir la verità si tratta di una raccolta che comprende alcuni dei più famosi brani registrati da Miles Davis e John Coltrane (nonché Chambers al contrabbasso, Bill Evans Cannonball Adderley ecc. ecc.) dal 1955 al 1961.
I pezzi vengono eseguiti attraverso i principi del jazz modale,gli accordi non seguono la normale armonia tonale (in poche parole chi se ne frega se dopo un do ci sta bene un sol un re e un fa) e a ogni accordo viene associata una scala (es. pentatonica o diatonica) diversa,dando atmosfere e colori sempre diversi all'accordo.La normale successione di accordi viene sostituita dalle varie scale eseguite, dando potenzialmente al musicista l'opportunità di usare quasi tutte le note esistenti.
Il risultato di questo intricato ragionamento armonico (soprattutto mentale,ci sarebbe molto da dire ma è impossibile spiegare tutto, nel caso iscrivetevi in qualche corso di jazz) è un qualcosa di magnifico,un continuo schiarirsi e incupirsi,con un susseguirsi di colori sempre diversi, dove la personalità dei musicisti esce sempre fuori.
I musicisti,come ovvio, sono la parte più importante. Lo stesso pezzo eseguito da due artisti diversi creerà due pezzi diversi da loro.
Miles Davis nel silenzio era capace di dare una spiegazione di mille perché con una sola nota, Coltrane spezzettava e triturava le scale riproponendole in maniera diversa ogni secondo, creando un arcobaleno di colori.
Per molti tutto questo è inutile musica suonata a caso, per altri sono una dimostrazione di forza.Molti non si accorgono che il vero fastidio sono le persone con la puzza sotto il naso che sentono questa musica.
Per me che ascolto un po' tutto è musica da sentire e da apprezzare, come ogni genere ha le sue schifezze e le sue bellezze, ma di certo non si tratta di musica da sopravvalutare o da snobbare con inutili dichiarazioni tipo "tutte queste note a caso".
Detto ciò, pubblico il video di uno dei miei brani jazz preferiti.
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